Pietra d’inciampo dedicata a Giulio Sirtoli

Il Comune di Bergamo partecipa al progetto internazionale delle “Pietre d’inciampo” (Stolpersteine), il più grande monumento diffuso d’Europa, creato dall’artista Gunter Demnig per tenere viva la memoria delle storie di donne e uomini vittime della persecuzione nazi-fascista.
Il progetto è il risultato di un impegno assunto dal Consiglio comunale e dalla Provincia di Bergamo, in dialogo con le associazioni che compongono il gruppo di lavoro per le Pietre d’inciampo (Aned, Anpi, Isrec, Museo delle Storie, Associazione Italia-Israele) e che ogni anno si rinnova in occasione del Giorno della Memoria.

Per il 2025 il gruppo di lavoro ha deciso di installare la decima pietra d’inciampo in via San Lorenzo, poco dopo porta Garibaldi salendo sulla destra, dedicandola a Giulio Sirtoli, nato a Bergamo il 9 agosto 1921 da Giuseppe e da Micheletti Maria, residente a Bergamo in via S. Lorenzo 44, di professione meccanico.

Giulio Angelo Sirtoli (1921-1944)

La sua è la storia tipica di un internato militare (era caporale nel 43 Gr. Art.) preso l’8 settembre, trasferito in Germania e costretto a lavorare come prigioniero per il Reich.
Muore il 21 luglio 1944 sotto un bombardamento alleato, insieme a 41 suoi compagni, proprio mentre è al lavoro perché, da internato, non ha diritto a proteggersi nei rifugi. La fabbrica era la Halberg A. G. nella città di Ludwigshafen am Rhein situata nella Renania-Palatinato, distante circa 20 km dallo Stalag 12 dove era immatricolato.

E’ stato sepolto nel Cimitero Militare Italiano d’Onore a Francoforte Sul Meno (Germania) fino al 2010 e da allora riposa nel cimitero monumentale di Bergamo, Mausoleo Sacrario dei Caduti, Ossario camp. G centrale, n.3 fila:1.

27 gennaio 2025: cerimonia della posa della pietra d’inciampo dedicata a Giulio Sirtoli.
Presenziano i nipoti di Giulio (Roberto Sirtoli e Maria Sirtoli) e la sindaca di Bergamo Elena Carnevali.