Il soprannome Carlotti che caratterizza i Sirtoli almeno dal 1772 è stato la chiave per individuare la cascina Mosconi. Già dalla mappa del catasto lombardo-veneto del 1808 la “strada detta dei Carlotti” aveva permesso di circoscrivere la ricerca ad un gruppo di cascine in Fontana alta, presso la “sommità del monte Mosconi”.

Un’altra mappa del 1884 reca chiaramente la scritta Carlotti presso una di queste. La prova definitiva arriva dalla consultazione del catasto storico del 1853 (mappale 1369, foglio 3): la cascina apparteneva al “monsignor conte Giovanni Mosconi del quondam Antonio“.


Secondo le informazioni fornite da Giovanbattista Viganò, dell’agriturismo “Le sorgenti” adiacente alla cascina, queste costruzioni sono
cascine di epoca remota […] ampliate nel 1500 durante il dominio di Venezia per la coltivazione della vite
Alla morte del monsignor Giovanni Mosconi nel 1845, la cascina passò ai nobili Alliata (fonte: Viganò) e nel catasto del 1901 la vediamo in possesso dei fratelli Negrisoli, figli di Marcantonio, già preside del liceo Sarpi e sindaco di Bergamo.

Nel 1977 fu compilata la seguente scheda dell’Inventario dei beni culturali ambientali a cura dell’arch. Vittorio Zanella. Vi si dice che un tempo era la “cantina Canali”.
Nel 1999 è stata oggetto di un intervento immobiliare che l’ha trasformata in una residenza con una decina di unità abitative, sconvolgendone il carattere rurale.
Il 25 aprile 2014 siamo riusciti a visitarla per gentile disponibilità della sig.ra Arrigoni e abbiamo scattato queste foto.
La cascina, dopo la ristrutturazione del 1999, appare un conglomerato di unità abitative immerso nel verde. Vista della piana della val Breno, con la chiesa di San Rocco a mezza costa. Vista più da vicino, si distingue l’originaria unità centrale (in giallo). Eleganti archi ribassati decorano il porticato e le finestre del primo piano.. Sul lato est della costruzione compare uno stemma che stiamo tentando di decifrare. Ad est, collocata sulla parete nord adiacente alla strada, una pietra con incisa la data 1844. Dettaglio della pietra. La strada comunale detta “dei Carlotti”, dal 1966 è privata. Scorcio del lato ovest del cascinale. Interessante cisterna di accumulo delle acque piovane per l’irrigazione. Rimane ben visibile il terrazzamento, testimone dell’antica coltivazione della vite.