I Sirtoli di Caprino bergamasco e dintorni

Francesco Sirtoli detto Brianteo a Celanella (1605)

E’ datato 30 agosto 1605 un atto che fa riferimento a una lite tra Bartolomeo Ghisleni fu Gio Antonio da una parte, e Francesco detto Brianteo Sirtoli fu Bernardino, agente anche a nome della moglie Laura Buratello Ravizzi fu Gio Pietro di Celanella Val S.Martino (contrada di Caprino).

(Archivio di Stato di Bergamo, Notarile, Notaio Agostino Mozzi Capitani, 3739, f.31)

Gio Sirtoli della cura di San Paolo (monte Marenzo) nel 1649 si sposa a Calolziocorte

Cortesia di Stefano Donadoni.

Famiglie a Villasola (nucleo originario di Cisano) e a Caprino bergamasco

Dal registro dei battesimi (cortesia di Marco Ravasio):

1675 – Andrea Sirtoli di Ambrogio e Francesca
1683 – Giovanni Battista Sirtoli di Andrea e Domenica
1684 – Giovanni Battista Sirtoli di Andrea
1686 – Margherita Sirtoli di Martino e Felicita
1688 – Defendente Sirtoli di Martino e Felicita
1690 – Anna Maria Sirtoli di Martino e Felicita
1692 – Caterina Sirtoli di Martino e Felicita
1693 – Carlo Sirtoli di Andrea e Domenica
1694 – Giuseppe Sirtoli di Martino e Felicita
1696 – Francesco Sirtoli di Andrea e Domenica
1698 – Carlo Sirtoli di Giovanni Battista e Margherita

Dal registro dei battesimi di Caprino (cortesia di Stefano Donadoni)

1702 – Anna Maria di Giovanni Battista e Margherita
1702 – Giovanni di Domenico e Caterina
1704 – Angelica di Giovanni Battista e Margherita
1706 – Giovanni di Domenico e Caterina
1710 – Giovanni di Giovanni Battista e Margherita

In Archivio di Stato, grazie all’Associazione Genealogica Lombarda e alla cortesia di Rinaldo Monella, abbiamo ritrovato il testamento del 20 maggio 1722, che dice in sintesi: Domenico fu Giovanni Sirtolo di Drizzago comun di Gandorla nomina erede usufruttuaria la moglie Caterina, disponendo che quanto la moglie non avrà consumato e che dunque residuerà alla sua morte, sia venduto per la celebrazione di messe di suffragio.
Lega ai fratelli Martino e Andrea, ai loro figli o altri eredi, 5 lire una volta soltanto (specificando che non potranno pretendere altro).

In effetti sono i nomi che abbiamo ritrovato nei registri dei battesimi.

Di recente Valerio Giannetta e Livia Lecchi hanno rinvenuto il seguente testamento:

21/08/1690: codicillo di Margherita Sirtoli fu Giovanni Battista, vedova di Antonio Roncalli di Perlupario Valle S. Martino, al testamento rogato dal Notaio Paolo Rota di Palazzago il 6 aprile 1684. Revoca il legato di 125 lire disposto in favore del figlio Giovanni Battista, abitante a Caprino, e dispone che i suoi eredi debbano dare a quest’ultimo solo 25 lire nel termine di sei mesi dalla sua morte. Lascia alla nipote Caterina, figlia del figlio Andrea, 100 lire che dovranno esserle date al tempo del suo matrimonio. Dispone che, oltre alle messe disposte nel detto testamento, i suoi eredi le facciamo celebrare altre 10 messe di suffragio nel termine fissato nello stesso testamento. Lascia a Vittoria, moglie di Stefano Gulanzi, la somma di 2 lire.
(Archivio di Stato di Bergamo, Notarile, Notaio Giovanni Battista Quarenghi, 7351).