Finora le nostre ricerche hanno individuato un nucleo originario e numericamente consistente nella val Breno, ovvero nelle parrocchie di Borgo Canale, Fontana, Scano e Ossanesga. Da questo ramo principale numerosi antenati si sono trasferiti alla fine dell’Ottocento a Redona, Torre Boldone ed Alzano.
Restano tuttavia come rami staccati, ancora da ricollegare, un discreto numero di Sirtoli che abitavano in città ed i Sirtoli della bassa bergamasca, alcuni dei quali sono emigrati in Brasile.
Abbiamo poi sporadiche testimonianze di numerosi Sirtoli scollegati, che non sono stati ancora collegati ai vari rami.
I seguenti alberi genealogici in formato stampabile (PDF) sono stati elaborati da Livia Lecchi per essere distribuiti a coloro che hanno partecipato alle ricerche.
Ramo di Luigi Benedetto, trasferitosi da Fontana a Torre Boldone nel 1860 circa. Successivamente trasferiti ad Alzano Sopra.
Ramo di Gaetano, il primo Sirtoli a non essere contadino: era infatti muratore. Tra i discendenti, una famiglia Sirtoli di Gessate (MI). Clemente si rifugiò a Torino perché anarchico.
Ramo di Giuseppe Santo, trasferitosi da Fontana a Torre Boldone nel 1860 circa.
Ramo di Paolo, trasferitosi da Fontana a Ponteranica agli inizi del ‘900. I discendenti risiedono principalmente a Ponteranica, Petosino e Seriate.
Ramo di Enrico, che ha dato origine ai rami di Redona e Ranica. Angelo è emigrato in Argentina per sfuggire alle persecuzioni fasciste. La figlia Rina ha 91 anni.
Ramo di Fermo, fratello di Paolo. I figli si sono trasferiti in Belgio, tra i quali Antonio, che è stato 24 anni in Congo. Alcuni sono poi tornati in Italia e risiedono ad Azzonica. Suor Grata è la madre superiora delle Orsoline di Gandino.
Ramo di Alessandro Michele, con discendenti a Redona. Abramo era missionario comboniano in Ecuador.
Ramo di Amadio, alcuni discendenti si sono
spostati a Nese, poi a Nembro e poi in Val Sabbia (BS) per lavorare nei
lanifici della zona. Il Pietro del 1906 viene trasferito in Sicilia per
conto dell’AGIP, parte con la moglie e il primo figlio, e lì vi resta.
Avrà altri 3 figli maschi che tuttora vivono in Sicilia e a Torino.
Ramo di Angelo Antonio, il discendente Dante è emigrato in Australia.
Ramo di Francesco, i discendenti si sono
trasferiti in valtesse nel 1823 e poi a Ponteranica. Dopo Francesco si
tramandano per diverse generazioni i nomi di Giovanni e Pietro, fino a
Gianfranco del 1937 che avrà 3 gemelli, tra cui Giovanni.
Ramo di Stefano, casellante alla Martinella, come
il padre Luigi che però abitava in località Valle (la zona collinare tra
Monterosso e Redona).